La scoperta degli antibiotici è stata uno dei successi più importanti della medicina perchè ha permesso di debellare o quantomeno di rendere non più mortali molte patologie che colpivano l’umanità. A fronte degli indubbi vantaggi, nel mondo occidentale l’uso degli antibiotici è diventato eccessivo e talvolta sconsiderato e questo ha portato all’insorgenza di un pericolosissimo fenomeno, l’ Antibioticoresistenza . Alcuni batteri patogeni, cioè responsabili dell’insorgenza della patologia, sono diventati insensibili all’azione degli antibiotici provocando sia il ritorno di malattie che erano state debellate, sia l’inefficacia di molte terapie. Suggeriamo quindi una serie di semplici regole per far si che l’uso degli antibiotici torni ad essere utile e non più dannoso: assumere gli antibiotici solo su prescrizione medica. Gli antibiotici agiscono contro i batteri non contro i virus, quindi non vanno usati ad esempio in caso di raffreddore od influenza a meno che il medico non sospetti una possibile infezione. rispettare scrupolosamente i tempi ed i modi di assunzione, quindi non interrompere la terapia prima del tempo ( anche se c’è stata una risoluzione dei sintomi) e non cambiare antibiotico durante la terapia. alcuni antibiotici hanno un assorbimento migliore dopo i pasti, altri a stomaco vuoto, seguire quindi scrupolosamente le indicazioni del medico. In caso di dubbi, domandate al vostro farmacista. alcuni antibiotici possono interferire con l’uso di altri farmaci, chiedere al medico od al farmacista nel caso si stiano assumendo altri medicinali. associare alla terapia antibiotica l’assunzione di Fermenti lattici per proteggere la nostra flora batterica intestinale, gli antibiotici infatti sono nocivi anche per i batteri “buoni” che vivono nel nostro intestino e che lo rendono tra l’altro un organo importante per le difese immunitarie. Ottimale sarebbe assumere durante la terapia antibiotica dei fermanti lattici in spore che resistono alla degradazione operata dal farmaco; al termine della terapia, dei fermenti lattici arricchiti di Vitamine del gruppo B per ripristinare una corretta flora intestinale. la medicina naturale suggerisce l’uso di “depurativi” che aiutano l’organismo ad eliminare le scorie prodotte dalla terapia farmacologica, una delle sostanze più utili in questo senso è il Galium aparine in diluizione omeopatica che favorisce l’eliminazione attraverso il circolo linfatico e gli organi emuntori delle tossine accumulate nei tessuti. molti antibiotici provocano reazioni di fotosensibilizzazione cutanea cioè possono provocare la comparsa di eritemi o macchie quando la pelle è esposta al sole; in caso la terapia antibiotica coincida con un periodo di esposizione al sole (vacanze estive ma anche invernali sulla neve o in climi caldi) utilizzare sempre creme solari ad alto schermo protettivo. I farmaci cortisonici cioè a base di cortisone, di suoi derivati o di composti di sintesi con un’azione farmacologica simile al cortisone, sono utilizzati per molte patologie infiammatori e e trovano ragione di impiego quando la reazione dell’organismo ad agenti esterni od interni è talmente intensa da diventare pericolosa per l’individuo stesso. L’azione di questi farmaci è per lo più sintomatica ma consente di migliorare, spesso in modo molto rapido ed intenso, le manifestazioni cliniche. Una terapia di breve durata è praticamente priva di effetti collaterali anche a dosi elevate, è invece molto delicata la terapia prolungata perchè può comportare la comparsa di effetti collaterali da lievi ad importanti tra i quali ricordiamo: disturbi gastrici, ritenzione idrica, aumento di peso, indebolimento del sistema immunitario con conseguente aumentato rischio di infezioni, debolezza ossea quindi maggior rischio di fratture, debolezza muscolare, diabete. Il suggerimento più importante quando si deve assumere una terapia cortisonica è quello di attenersi scrupolosamente alle indicazioni mediche per quanto riguarda modi e tempi di assunzione del farmaco, particolarmente per quanto riguarda la progressiva riduzione di dosaggio che sempre viene attuata a fine terapia; infatti l’assunzione dei farmaci cortisonici non deve essere interrotta bruscamente ma la dose deve essere ridotta gradualmente nel tempo. Date queste premesse è utile suggerire durante la terapia l’uso di sostanze ad azione “depurativa” che consentono l’eliminazione delle tossine prodotte dalla terapia farmacologica ed accumulate nei tessuti dell’organismo; In medicina naturale le due sostanze più utilizzate sono il Galium aparine e la Thuya occidentalis.